IL SURF SHOP

08 Novembre 2012
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Dal momento in cui aprì il leggendario negozio di Jack O’Neill a San Francisco, nel 1952, i surf shop hanno giocato un ruolo fondamentale nello sviluppo della surf culture.
 
Il negozio di surf è quel luogo dove si incontrano le diverse espressioni del surf. È quel luogo dove i surfisti sono sempre riuniti per ordinare e acquistare tavole, scambiare pettegolezzi e notizie sulle novità commerciali. Il classico negozio di surf è quel luogo dove lo stile surf viene creato e commercializzato giorno dopo giorno, session dopo session.
 
Oggi, che si sta ampliando sempre di più la vendita on-line, il clan dei surfisti è diventato il clan “globale” del surf , ma nonostante ciò i negozi di surf rimangono la base ed insieme il vertice di una realtà, il cuore pulsante della surf culture.
 
I negozi di surf, nel passato, erano semplicemente dei cortili che venivano utilizzati per la costruzione delle tavole. I genitori dei giovani surfisti, stanchi di vedere le loro case piene zeppe di tavole rotte da riparare, costrinsero i loro ragazzi a trasferirsi in garage a poco prezzo o in baracche situate sui moli dei porti.
 
Grazie al marketing del passaparola della prima era del surf, gli shaper erano venerati e considerati leggende; d’altronde essi erano dei veri artigiani, costruivano a mano tutte le tavole commissionate, sperimentando con disegni, materiali e lavorazioni a mano un nuovo modo di fare, che avrebbe reso felici anche gli odierni feticisti del biologico e del Km 0.
 
Dato comune a tutti i surf shop era (e speriamo continui ad essere ancora oggi e nel futuro) che gli stessi nascevono dalle mani di persone competenti e del settore. Tutti i proprietari dei surf shop erano surfisti di navigata esperienza, shaper affermati, gente, insomma, in grado di dispensare buoni consigli sull’acquisto di una tavola o dell’attrezzatura in genere, capaci anche di creare tendenze, guidando i clienti, soprattutto quelli che si affacciavano per la prima volta al mondo del surf da onda.
 
Dale Velzy è generalmente riconosciuto come uno dei primi imprenditori che si occuparono della costruzione di tavole da surf. Nel 1950 egli aprì il Velzy Surfboards Shop a Manhattan Beach, Los Angeles, nello stesso periodo in cui surfer e shaper come Hobie Alter, Greg Noll e Bing Copeland si adoperavano nelle loro botteghe adibite a shape rooms.
 
Lavorando con il genio dello shaping Hap Jacobs, Velzy divenne il più importante costruttore di tavole della California degli anni cinquanta, ed i suoi memorabili colpi di genio nel settore commerciale, misti alla generosità, all’energia ed alla sua visione, sono diventati legenda.
 
Sebbene il negozio di Velzy fosse incredibilmente influente nella scena surf, esso era essenzialmente - e non più di quello - un primo spaccio aziendale della storia del surf, per la sua principale attività di costruzione delle tavole.
 
Jack O’Neill, pioniere del mondo delle mute, figura di spicco della primissima scena surf della California del nord, può invece vantare il primato su quest’articolo, avendo aperto un surf shop a San Francisco nel 1952, ed essendo stato il primo a vendere dentro il suo negozio le sue famose creazioni chiamate “wetsuits”.
 
Con il successivo sviluppo della cultura surf, il genere di prodotti che si potevano trovare in un surf shop diventò molto più ampio: magliette, indumenti in genere, adesivi, borse, sacche per le tavole e tutta una serie di prodotti correlati al surf in grado di invogliare all’acquisto l’esercito dei fanatici in rapida espansione.
 
L’esplosione del commercio del surf nei decenni successivi ha visto il nascere di negozi di surf in tutto il mondo, da Dubai al centro di Londra.
 
Oggi, è possibile ordinare una tavola personalizzata direttamente dalla California, o una muta in neoprene dal Giappone, non importa più il luogo dove vi trovate a surfare; al contrario di quanto accadeva nel passato, dove le scelte dei surfisti erano limitate alla disponibilità di attrezzature e design del negozio locale.
Ora, il mondo del surf è solo ad un clic di distanza. Ed il risultato qual è? Che non c'è mai stato un momento più interessante per essere un surfista. Almeno questo è quello che pensano in molti. Pochi altri, invece, avrebbero molto a criticare questa affermazione, in quanto questa sotto-specie di mercato globale non fa altro che indebolire il mercato locale, quello più precisamente artigianale.
 
Ognuno di noi oggi ha la possibilità di scegliere cosa e dove acquistare. Ma tutti siamo sicuramente consapevoli di un dato oggettivo: acquistare sulla rete amplia la scelta dei prodotti fruibili, ma distrugge il mercato locale. Acquistare, viceversa, dal surf shop vicino a noi potrà anche essere poco vantaggioso per la ridotta scelta dei prodotti, ma alimenta l’economia locale, dà uno stimolo alla crescita della nostra terra, e fa in modo che i nostri commercianti di fiducia possano in futuro continuare a darci una buona scelta di prodotti.
 
Carlo Morelli
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